Due milioni di euro per attrarre nuove imprese nel Savonese. È quanto ha stanziato Regione Liguria, nell’ambito della programmazione Fesr 2021-2027, per rafforzare il sistema produttivo e l’occupazione nei 21 comuni riconosciuti all’interno dell’Area di Crisi Industriale Complessa.
Il bando è riservato alle persone fisiche (aspiranti imprenditori) che intendano avviare una nuova attività entro 90 giorni dalla data di ricevimento dell’esito positivo della domanda e alle nuove imprese, nonché a quelle costituite a partire dal 1° gennaio 2025 e con almeno il 25% degli investimenti ancora da realizzare.
Per essere ritenuti ammissibili, i progetti devono essere presentati obbligatoriamente con il business plan allegato. Sono ammissibili iniziative avviate a partire dal 1° gennaio 2025, purché non ancora concluse.
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto nella misura del 50% degli investimenti effettuati, con il limite massimo del contributo concedibile fissato a 50mila euro. Tale importo, coerentemente a quanto sancito dall’accordo di programma firmato il 10 agosto 2023 a Savona, si eleva a 130mila euro per alcuni settori ritenuti prioritari (es. attività manifatturiere, industriali o di trattamento e smaltimento rifiuti).
Si ricorda che sono 21 i comuni riconosciuti a livello nazionale all’interno dell’Area di Crisi Industriale Complessa del Savonese: Altare, Bardineto, Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio, Quiliano, Roccavignale, Vado Ligure e Villanova d’Albenga.
Le domande di ammissione saranno presentabili sul portale ‘Bandi On Line’ di Filse dall’11 giugno al 31 luglio (in modalità offline dal 3 giugno).